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Il sistema di sorveglianza tramite video, data l’alta tecnologia raggiunta con il tempo in questo settore, unito al costante collegamento con la centrale operativa, fornisce ai clienti, un sistema di sicurezza a 360 gradi.

I sistemi di videosorveglianza di ultima generazione, oltre a fornire delle immagini tramite video, dispongono di sensori di movimento, di suono e termici, che vengono gestiti direttamente dalla centrale operativa dell’istituto di vigilanza privata con cui l’intero impianto è stato collegato.

Nel momento in cui il sistema rileva delle anomalie, l’informazione viene inviata immediatamente al vigilante in servizio, che repentinamente invierà una pattuglia direttamente in loco, per compiere degli accertamenti.

Tutto il materiale audio e video relativo alla situazione che ha fatto scattare l’allarme, viene tenuto a disposizione per eventuali controlli ed accertamenti.

I dispositivi di videosorveglianza possono essere adattati a qualunque ambiente, interno o esterno, palazzi o singole abitazioni, banche o enti pubblici.

L’importante è la disposizione delle videocamere in punti strategici dello stabile e il continuo monitoraggio degli ambienti da parte della centrale operativa.

Generalmente l’iter prevede che venga prima installato l’impianto di videosorveglianza da un tecnico specializzato, solo successivamente alla predisposizione dei dispositivi, viene contattato l’istituto di vigilanza scelto per sorvegliare i luoghi considerati a rischio; non rare volte, il committente crea una collaborazione tra l’installatore e le Guardie Giurate già al momento del posizionamento delle videocamere, così da valutare insieme i punti migliori per inquadrare gli spazi.

Questo lavoro è sempre affidato ad una Guardia Particolare Giurata, autorizzata alla tutela e alla sorveglianza delle strutture, che può intervenire per prevenire o reprimere reati.

In base agli accordi presi, nel caso si verifichino situazioni di emergenza in periodi di assenza dei proprietari dello stabile, il vigilante di turno è tenuto ad avvertirli dell’accaduto immediatamente.

Il vigilante che interviene sul posto e la centrale operativa in collegamento con i dispositivi di sorveglianza, sono in stretta collaborazione con le forze di polizia, che provvederanno ad informare in tempo reale per richiederne l’intervento.

I numerosi fatti di cronaca portano oggi sempre più persone a tutelare i beni e la famiglia, e uno dei mezzi che si sta diffondo sempre di più per la sua efficacia è la disposizione di telecamere di videosorveglianza.

Installate da privati cittadini, società o enti pubblici, ormai si trovano dovunque, riprendendo e registrando anche situazioni non rilenti ai fini della sicurezza che, però, hanno come protagonisti persone comuni riprese nel normale svolgimento della quotidianità.

Ecco che, allora, i sistemi di videosorveglianza potrebbero entrare in conflitto con la privacy e la sfera privata delle persone.

Sia il Garante della privacy che il Parlamento hanno prestato attenzione al problema, cercando di regolamentare la materia attraverso decreti e provvedimenti per la protezione ed il trattamento dei dati personali.

Secondo le direttive europee (95/46/CE) la voce e l’immagine impresse su supporto tecnologico è da considerarsi un dato personale, per cui sono espressamente tutelati dalla legge.

In Italia, come già accennato in precedenza, sono stati presi dei provvedimenti per disciplinare la materia.

Prima fra tutti è l’obbligo di informare le persone che transitano nel raggio visivo dell’occhio delle videocamere di trovarsi in una zona posta sotto videosorveglianza, attraverso cartelli che, oltre alla dicitura “Area videosorvegliata” , devono riportare anche l’autore e le sue finalità; nel caso in cui il sistema sia direttamente collegato con una stazione di polizia, questa informazione dovrà essere specificata con apposito cartello.

Per quanto riguarda, invece, la conservazione delle immagini riprese dalle videocamere, queste devono essere obbligatoriamente distrutte entro le 24 ore successive alla registrazione, eccezion fatta per tutte le attività considerate rischiose – come le banche – che possono protrarre il trattenimento delle immagini fino ad una settimana.

Ovviamente, tutte queste limitazioni decadono nel momento in cui vi siano delle indagini della magistratura in corso, per cui la conservazione dei dati registrati è possibile per tutto il tempo necessario agli inquirenti, che, comunque, pongono le registrazioni sotto sequestro a disposizione unicamente del personale autorizzato.

Qualsiasi altro caso di prolungamento della detenzione delle registrazioni deve essere concordato con il garante della privacy.

Le telecamere di sicurezza che, come abbiamo visto (vedi articolo sorveglianza video), vengono installate da privati cittadini o enti per sorvegliare le proprie strutture o abitazioni, sono, in un certo senso, una fonte di sicurezza per tutta la città.

C’è chi lamenta la loro presenza rivendicando il diritto alla privacy e chi invece si sente maggiormente protetto sapendo di essere sotto l’occhi vigile di qualcuno.

E’ da chiarire che l’argomento relativo alla sorveglianza privata che si avvale dell’uso delle videocamere è ben disciplinato, sono state, infatti, dettate delle regole in merito su cui si è, naturalmente, espresso anche il nostro garante dei diritti sulla privacy.

Nessuna violazione, dunque, anche perché i video registrati dalle telecamere di sorveglianza hanno, per così dire, vita molto breve, infatti devono essere assolutamente cancellati entro le 24 ore successive alla registrazione.

Il limite delle 24 ore è dettato da semplici motivi di sicurezza, in quanto deve esserci un arco di tempo durante il quale ci si può accorgere di atti illeciti contro il bene sorvegliato, per cui sarà necessario rivedere le registrazioni e raccogliere degli indizi.

Se si verificasse una situazione per cui le riprese diventano un elemento importante per la prosecuzione di alcune indagini relative a fatti accaduti nei pressi degli ambienti tenuti sotto sorveglianza della videocamera, allora viene a mancare l’obbligo di cancellazione dei video, che resteranno a disposizione degli inquirenti anche fino alla fine delle indagini..

Trovandosi, sia gli enti che le abitazioni private e quant’altro possa richiedere l’impiego di un sistema di videosorveglianza, all’interno di strade comunali e non private, accade, molto spesso, se non sempre, che queste riprendano pezzi della vita quotidiana di qualsiasi cittadino, questa situazione, per quanto possa sembrare scomoda e dare fastidio a molti, in realtà diventa un servizio di tutela per l’intera comunità.

Non poche sono le situazioni in cui gli inquirenti, per proseguire le indagini, si sono avvalsi dell’ausilio di sistemi di videosorveglianza che hanno registrato alcuni fotogrammi che si sono rivelati “l’ago della bilancia” per la risoluzione del caso.

Non dimentichiamo che dietro ad ogni, o quasi, sistema di videosorveglianza c’è l’occhio della guardia giurata in servizio che osserva qualsiasi cosa accada dall’altra parte, la consapevolezza di ciò potrebbe mettere in soggezione qualcuno, e salvare qualcun altro perché qualora il vigilante si accorgesse di situazioni illecite, soprattutto se molto gravi, è tenuto ad informare immediatamente le forze di polizia su ciò che sta accadendo.

Oltre al fatto che la segnalazione della presenza di un sistema di video sorveglianza, come previsto dalla legge, potrebbe essere già di per se un deterrente dal compiere atti criminali.

servizio che ha l’obbligo di tacere su qualsiasi fatto vede attraverso i monitor della videosorveglianza. Per quanto riguarda tutte le riprese non rilenti ai fini della tutela e sorveglianza, oltre, come già specificato, ad essere eliminate entro le 24 ore successive, vengono visualizzate solo ed esclusivamente dall’operatore preposto per questo.

La video sorveglianza è un’attività finalizzata al controllo a distanza.

Per svolgere tale servizio ci si avvale dell’utilizzo di telecamere o altri strumenti in grado di trasmettere le immagini attraverso dispositivi strategicamente posizionati.

Le classiche videocamere, ormai passate un po’ di moda, non permettevano grandi riprese notturne, soprattutto negli ambienti esterni non bene illuminati, tanto che nella maggior parte dei casi le videocamere venivano posizionate nei pressi di fari o lampioni, o viceversa.

Adesso, con la nuova tecnologia, tutte le videocamere sono dotate di LED infrarossi che permettono ottime riprese anche durante le ore notturne e un bassissimo consumo di energia.

Oggi esistono diversi strumenti adatti alla video sorveglianza degli ambienti, ognuno con determinate caratteristiche, alcune di queste specifiche per un certo tipo di luoghi.

 

Dispositivi e caratteristiche

  • IP - questi sistemi di collegamento sfruttano la rete internet per sorvegliare e trasmettere le immagini a distanza
  • Wireless - le reti Wireless permettono di installare un sistema di videosorveglianza senza l'utilizzo di fili di collegamento
  • Speed Dome - le Speed Dome sono delle telecamere molto particolari che vengono utilizzate generalmente per controllare i luoghi pubblici e sono facilmente mimetizzabili negli ambienti, in più hanno la caratteristica ruotazione a 360°
  • LED infrarossi - queste telecamere sono utilissime per le registrazioni notturne in quanto la presenza di LED infrarossi permette la visualizzazione in bianco e nero delle immagini anche quando l'ambiente è privo di luce, inoltre, se posizionata esternamente, è dotata di un sensore crepuscolare che attiva automaticamente il LED al calar del sole
  • Termiche - le telecamere termiche permettono una visualizzazione notturna "a gradienti di colore" cioè a seconda della temperatura emessa dal corpo che si trova di fronte

In genere l'installazione dei sistemi di videosorveglianza anticipa la sistemazione di un sistema antifurto in grado di lanciare allarmi qualora rilevasse degli spostamenti nel suo raggio di controllo.

Entrambi i sistemi vengono poi collegati con la centrale operativa dell'istituto di vigilanza preposto alla sorveglianza e tutela dei beni.

I sistemi di videosorveglianza, installati praticamente ovunque, rappresentano un validissimo supporto al lavoro di sorveglianza svolto dalle Guardie Giurate.

Basti pensare ai centri commerciali affollatissimi, per quanti vigilantes possano essere impiegati per gestire la sicurezza e prevenire furti, non sarebbero mai abbastanza se paragonati al gran numero di persone che si concentra nei negozi in determinati periodi dell'anno, ecco perchè sempre di più sono i supermercati che, per ovviare a questo problema, installano un sistema di videosorveglianza che aiuta e alleggerisce il lavoro delle Guardie Giurate.

Un valido aiuto che non rappresenta in alcun modo una sostituzione, poichè deve esserci sempre qualcuno pronto ad intervenire in caso di emergenza o qualora si verifichino situazioni poco chiare.

Il pronto intervento è senza ombra di dubbio il miglior modi di contrastre gli atti illeciti, inoltre la concreta presenza di una persona in divisa che controlla i clienti è un ottimo deterrente, spesso più efficace delle videocamere.

Il sistema di videosorveglianza per essere veramente efficace deve essere monitorato in maniera costante da una Guardia Giurata, che presterà servizio nella sala monitor, o in un altro ufficio all'interno del centro commerciale, visualizzando tutto l'ambinete.

La Guardia Giurata che controlla le riprese delle videocamenre all'interno di un centro commerciale, in modo meno complesso, svolge lo stesso lavoro che svolge una Guardia Giurata in servizio presso la centrale operativa di un istituto di vigilanza.

Nel momento in cui la GG si accorge che sta accadendo qualcosa - anche se non si tratta di furto - avverte tempestivamente il collega dandogli la posizione precisa dove recarsi e informandolo sull'entità dei fatti che stanno avvenendo, contemporamente alla chiamata continua a tenere sotto controllo la situazione dal monitor.

Spesso si associa la figura della Guardia Giurata in servizio presso i centri commerciali, o in altre attività commerciali, solo ed esclusivamente all'antitaccheggio, questa concezione, rispetto al lavoro realmente svolto, è un po' riduttiva, perchè in realtà il vigilantes di turno si preoccupa anche di mantenere ordine e sicurezza invitando i clienti, che non adottano un comportamento consono, ad allontanarsi dal centro commerciale, o, in casi più gravi in cui non è sua competenza intervenire, allertando le forze di polizia.

Tante sono le situazioni da gestire all'interno di un centro commerciale affollato, e la maggior parte dei clienti vedono nella divisa un punto di riferimento e una persona di fiduzia a cui rivelgersi in caso di problemi delle più svariate identità. 

Un'ottima collaborazione tra videocamere e Guardia Giurata si realizza durante le riceche di persona smarrite in luoghi affollati, soprattutto quando si tratta di bambini, in questi casi la Guardia Giurata provvederà a presidiare gli ingressi e controllare all'interno degli ambienti di servizio, oltre ad allertare subito la polizia che vaglierà anche tutte le registrazioni effettuate dalle videocamere che, se posizionate in punti strategici, sono in grado di riprendere gli ambienti nella loro totalità.

Un escamotage trovato dai proprietari di abitazioni o attività commerciale per far fronte agli innumerevoli furti è quello di installare telecamere finte negli ambienti esterni delle strutture, con tanto di segnalazione tramite cartello, sperando che funzionino come deterrente per i ladri.

Un escamotage che è anche un punto d’incontro tra i costi per l’installazione di un impianto e il costo per il servizio di vigilanza effettuato da un’agenzia privata.

Se si considera il lato economico sicuramente una finta telecamera, anche se dotata di sensore di movimento e ben fatta, costerà sicuramente meno rispetto ad una che adempie perfettamente ai suoi compiti registrando ciò che accade all’interno e all’esterno dei locali, in più il costo dell’impianto verrebbe abbattuto completamente, poiché le finte telecamere vengono semplicemente posizionate in bella vista, in modo da essere notate da eventuali ladri, nella speranza che cambino obiettivo onde evitare di essere ripresi e registrati.

Importante e fondamentale è il cartello che segnala che l’area circostante è sottoposta a videosorveglianza, obbligatorio nel caso di telecamere funzionanti; di solito questa segnalazione è obbligatoria ai fini del rispetto del diritto alla privacy, ma quando le telecamere sono finte non esiste nessuna violazione, per cui la finalità del segnale è solo di rendere più vero un sistema antifurto fittizio.

Queste videocamere, inoltre, sono dotate di sensore di movimento, quindi spostano “l’occhio di ripresa” da una parte all’altra in base ai movimenti delle persone, caratteristica questa che fa sembrare tutto ancora più vero.

Fin qui sembrerebbe una delle migliori soluzioni, se non fosse che, se per un motivo qualsiasi, i ladri abbiano deciso di derubare proprio il vostro negozio e, determinati, mettono comunque a segno il colpo, voi non avrete nessun indizio, nessuna registrazione da rivedere nella speranza di identificare gli autori del furto.

Quindi tutto bene finché non succede nulla, cosa improbabile visto che, ormai, di furti in grandi negozi dotati dei migliori sistemi di sicurezza e antifurto se ne sentono giornalmente.