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Ogni sistema di allarme che si rispetti per essere funzionate al 100% in assenza dei proprietari di uno stabile deve essere collegato, in caso di sicurezza privata, con un istituto di vigilanza che offre, tra i vari servizio, quello di sorveglianza video.

La video sorveglianza è un servizio efficace se collegato direttamente con la centrale operativa di un istituto di vigilanza riconosciuto, che tiene sotto costante controllo i monitor che sorvegliano gli ambienti.

Nel momento in cui si dovesse verificare una situazione di emergenza che richiede l’intervento di un vigilante, sarà l’addetto alla centrale operativa ad accorgersi del pericolo per primo, quindi, è tenuto ad avvertire il responsabile di zona affinché intervenga subito sul posto e si accerti del fatto.

Andiamo per gradi, le telecamere, posizionate in luoghi strategici riprendono continuamente gli ambienti, trasmettendo le immagini alla centrale operativa, dove vengono visualizzate dalla Guardia Giurata di turno, pronto a richiedere un intervento della pattuglia qualora ce ne fosse bisogno.

Chi si trova a presidiare la centrale operativa deve essere una guardia decretata, ovvero una Guardia Giurata in possesso di regolare decreto di nomina emanato dal prefetto, e non un semplice operatore civile.

L’elemento importante per ricoprire questo ruolo è essere una Guardia Giurata a tutti gli effetti, non è necessario per svolgere questo servizio, che sia una GPG con regolare porto d’armi, l’importante è che sia una Guardia Giurata.

I riferimenti generali alle competenze e ai compiti che una GG addetta alla Centrale Operativa deve svolgere sono descritti nel contratto e nel Decreto del 1° dicembre 2010, n.269.

Premesso che la centrale Operativa è il centro nevralgico di tutto il dipartimento operativo, la centrale Operativa è anche il luogo dove svolgono il servizio di piantonamento fisso i così detti "Operatori di Centrale" che, con diversi livelli e mansioni, svolgono anche servizio di sicurezza per i sistemi computerizzati e garantiscono l'avanzamento tecnologico degli strumenti di controllo utilizzati.

L'operatore di turno trasforma tutti i dati acquisiti da ogni mezzo a sua disposizione in informazioni preziose ai fini della vigilòanza e del controllo, quindi è lo strumento con cui il Dipartimento Operativo agisce sul territorio.

Il personale in servzio all'interno della Centrale di Controllo ha il compito di decidere e coordinare il tipo di intervento adatto alla gravità dei fatti.

L'operatività vera e propria della centrale si concretizza attraverso tre punti fondamentali:

  • Valutazione corretta del problema
  • Gestione dell'intervento
  • Analisi e scelta della tipologia di intervento

 

Quindi, quando una GG nota fatti illeciti, prassi vuole che avverta la pattuglia o il responsabile di zona, che, se non è già in giro, deve uscire con la macchina di servizio e recarsi nel più breve tempo possibile sul luogo, dove interverrà secondo le sue competenze.

Chi svolge questo ruolo è una Guardia Particolare Giurata, quindi una Guardia in possesso del decreto di nomina e del porto d’armi regolarmente rinnovato, che gli consente l’utilizzo di un’arma da fuoco durante il servizio per legittima difesa.

Valutata la situazione la GPG deve informare dei fatti le forze di polizia, poiché non sua competenza fermare o prevenire atti illeciti.

Nel caso in cui si verificasse una situazione dove il responsabile di zona per alcuni motivi non intervenga come d’accordo dopo la chiamata dell’operatore della centrale, risponderà per il mancato servizio solo ed esclusivamente la GPG e non il vigilante in servizio nella centrale operativa, il cui compito è solo quello di sorvegliare ed avvertire chi di dovere.

La Centrale Operativa di un istituto di vigilanza privata è il punto nevralgico dove vengono convogliate tutte le richieste di intervento esterne.

Quando, ad esempio, le videocamere di un’abitazione rilevano situazioni sospette facendo scattare l’allarme, l’input arriva immediatamente alla centrale operativa, dove troviamo l’addetto che dovrà gestire nel modo più consono la richiesta.

Prima di tutto bisogna dire che per diventare un Operatore della Centrale, e quindi anche per fare carriera ed essere Responsabile, si deve per forza possedere il titolo di Guardia Giurata, quindi bisogna essere una Guardia con decreto prefettizio.

L’operatore della centrale ha il compito di “prendere in consegna” le chiamate che arrivano, fare un’attenta ma veloce valutazione dell’effettivo rischio, scegliere la logica migliore per l’intervento, quindi avvertire il responsabile di zona che, immediatamente, interverrà sul posto.

Quindi, riassumendo al meglio, le funzioni svolte da questa figura, possiamo dire che l’operatore della centrale di polizia si occupa:

  • Della ricezione delle richieste d'intervento
  • Di coordinare le attività operative esterne
  • Di supportare il personale esterno attraverso un'attenta analisi dei fatti
  • Chuck bacon spare ribs t-bone cow, bresaola beef kielbasa drumstick ground round beef ribs.

Per ricezione delle richieste d’intervento, s’intende, nel caso della vigilanza privata, di input che arrivano da allarmi installati nelle strutture affidate all’istituto, o di rilevamenti fatti direttamente dal vigilante che presta servizio nella centrale operativa.

In caso di allarmi, o video allarmi, infatti, l’operatore di centrale di turno, si occuperà della visualizzazione costante dei monitor collegati, e di intervenire qualora si verificasse qualcosa di sospetto, descrivendo a chi dovrà intervenire sul posto, esattamente la natura dei fatti.

Chi presta servizio nella Centrale Operativa, quindi, non è una persona qualsiasi che riceve e passa le chiamate, ma è una Guardia Giurata a tutti gli effetti, che probabilmente prima di entrare nella centrale operativa ha prestato servizio nelle pattuglie, conosce bene il lavoro, le situazioni e le modalità di intervento.

Anche questa figura, come del resto tutte le altre, sta acquistando professionalità, infatti, come anche per i buttafuori, è stato istituito un corso obbligatorio dedicato ai responsabili di centrali operative degli istituti di vigilanza – Decreto n.269 del Ministero dell’Interno, in vigore dal 16 marzo 2011.

Il corso nasce con l’obiettivo favorire la qualificazione delle imprese e la qualità dei servizi di vigilanza, infatti le lezioni si concentrano su temi come:

  • Psicologia
  • Trattamento dati
  • Informatica
  • Sicurezza informatica
  • Catena di comando negli istituti di vigilanza
  • Simulazioni di centrale operativa
  • Allarme antintrusione
  • Videosorveglianza
  • Trasporto valori
  • Scorta valori
  • Tracciamento autovetture e mezzi pesanti