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Il servizio di portierato rientra nelle competenze del vigilante non armato che svolge un lavoro di tutela e controllo passivo. La tutela passiva di un bene o di un immobile è finalizzata alla sorveglianza dei beni mobili o immobili svolgendo un’azione deterrente contro furti, danneggiamenti e altri atti criminosi o vandalici ai danni di strutture.

Il servizio di portierato, al contrario di quanto si pensi, è una materia il cui campo d’azione va ben chiarito.

Il dubbio che hanno la maggior parte delle persone risiede nell’obbligatorietà o meno di dover chiamare a svolgere questo servizio un professionista iscritto nell’albo prefettizio.

Dubbio lecito, chiarito facilmente dalla normativa, che regola tale lavoro in base ai compiti che il portiere è chiamato a svolgere e al conseguente campo di competenza.

Per semplificare, diciamo che nel caso in cui si intenda assumere una persona per la “custodia e il controllo del proprio patrimonio, ad esclusione della mera vigilanza” – quindi per svolgere compiti di controllo degli ingressi o del buon funzionamento o del deterioramento delle strutture – questo non deve necessariamente essere in possesso di nessuna autorizzazione specifica, quindi non deve essere iscritti alle liste prefettizie ne deve appartenere ad un istituto di vigilanza riconosciuto.

Al contrario se il ruolo di portiere richiede la tutela di un determinato bene, mobile o immobile, il controllo affinchè questo non venga danneggiato, oppure la raccolta di informazioni per prevenire le cause che potrebbero determinare il nocumento al patrimonio, l’assunto dovrà essere in possesso delle autorizzazioni necessarie, e deve appartenere ad un istituto di vigilanza privata.

L’appartenenza ad un istituto e l’iscrizione alle liste prefettizie è obbligatoria anche se il servizio di portierato non prevede l’impiego di una guardia particolare giurata, quindi un servizio di vigilanza non armata.

 

Competenze e mansioni

Il custode, o portiere, è chiamato, in genere, a svolgere tutti i compiti di gestione quotidiana della struttura dove svolge il servizio, ma la sua funzione principale e, sicuramente, più importante è quella di vegliare sulla sicurezza dell’edificio.

Il portiere, per tutelare lo stabile, può e deve filtrare l’ingresso dei visitatori, controllare le entrate e le uscite, soprattutto se si tratta di personale estraneo o non residente all’interno dello stabile.

E’ lecito da parte del portiere raccogliere informazioni ed accertarsi sulle intenzioni dei visitatori prima di consentirne l’ingresso nello stabile.

Oltre a questo fondamentale servizio di controllo, il portiere è chiamato, in genere, a svolgere anche altri lavori, previsti da contratto e che non richiedano specifiche competenze in altri settori.

E’ compito dell’addetto al servizio di portierato la presa in consegna della posta ordinaria, di lettere a mano e di pacchi consegnati da pony express.

Al contrario, il portiere non è in alcun modo tenuto a ritirare raccomandate , a meno che non sia stato preventivamente fornito di autorizzazione scritta e firmata da ogni singolo inquilino dello stabile che decida di usufruire di tale servizio.

Il contratto, a tal proposito, afferma che la proprietà sarà tenuta a fornire al lavoratore apposito registro dove annotare arrivi e consegne ai destinatari, previa sottoscrizione per ricevuta.

Non rientra nelle mansioni svolte dall’addetto al servizio di portierato la pulizia degli spazi comuni dello stabile, come il vano caldaia o sottotetto, non deve spalare la neve e non deve assolutamente prendersi cura della caldaia centralizzata, ma può verificare la presenza di guasti e, in accordo con i condomini, avvertire il tecnico competente affinchè intervenga sul problema.

Per quanto riguarda i piccoli lavori di manutenzione dello stabile il portiere, come previsto nel contratto di settore, può occuparsi della sostituzione delle lampadine e delle piccole riparazioni per cui non è richiesta una specifica qualifica.

 

Portierato e custodia chiavi

Altra condizione e, quindi, tipologia di servizio, è quella che include nel portierato anche la custodia delle chiavi.

Queste mansioni aggiuntive, forniscono al lavoratore competenze, obblighi e doveri differenti, solo ed esclusivamente se previste nel contratto al momento della firma di assunzione, non si può, per tanto, pretendere un lavoro aggiuntivo che comporti ulteriori obblighi e responsabilità, senza che ci sia stato precedentemente un accordo scritto tra le parti.

Il servizio di custodia chiavi è un servizio aggiuntivo che può essere associato a quello del semplice portierato e che da all’addetto la responsabilità della detenzione delle chiavi personali degli appartamenti anche in assenza dei proprietari o affittuari.

La custodia delle chiavi non è un lavoro fine a se stesso, ma permette al portiere di intervenire personalmente nella risoluzione di problemi che si potrebbero verificare durante l’assenza degli inquilini.

Il servizio di custodia chiavi è spesso richiesto proprio per evitare che problemi sorti in periodi di lunga assenza dei proprietari causino danni allo stabile, agli altri condomini e alla casa stessa.

Diffusa è la richiesta di questo tipo di servizio nelle zone turistiche dove i proprietari delle abitazioni risiedono in altri luoghi per la maggior parte dell’anno.

Il lavoro del portiere include compiti e mansioni che vanno al di la del semplice “piantonamento” della portineria, ma, nonostante pareri contrari, non può essere affidato alle responsabilità di chi svolge questo servizio l’intera gestione dello stabile ne la sorveglianza dello stesso.

Prima di tutto va chiarito chi è il portiere di un condominio: generalmente il servizio di portierato non richiede personale con particolari autorizzazioni o competenze, per cui, nel caso in cui ci si rivolgesse ad un istituto privato di vigilanza, sicuramente metteranno a disposizione dei condomini un operatore civile.

L’operatore civile è un professionista per il cui operato garantisce l’agenzia per cui lavora, adatto e competente a ricoprire questa carica, ma assolutamente non idoneo per sorvegliare e tutelare lo stabile in cui svolge il suo servizio.

Al contrario, se si intende affidare il condominio nelle mani di qualcuno che possa in qualche modo tutelare la tranquillità e l’integrità della struttura e dei condomini, è necessario assumere una Guardia Giurata, in pieno possesso di tale titolo, che, in questo caso, oltre a svolgere i compiti tipici del portiere, sorveglierà anche gli ambienti.

In ogni caso la mansione principale di un portiere è quella di controllare le entrate e le uscite all’interno del condominio dove presta servizio, cercando di filtrare gli ingressi e accertandosi che chiunque acceda sia autorizzato ad entrare, senza avere la facoltà di reprimere o prevenire un reato, compito esclusivo delle Guardie Particolari Giurate o delle forze armate di polizia, che, in tal caso, è costretto ad informare.

Durante le ore di lavoro è previsto che il portiere svolga piccole mansioni all’interno del condominio, lavori di manutenzione che, chiaramente, non richiedono particolari conoscenze specifiche ne l’intervento di persone qualificate e specializzate in un determinato campo.

Il portiere, durante le ore di servizio, può prendere in consegna la posta ordinaria dei condomini e ritirare pacchi, ma, per quanto concerne le raccomandate, per accettarle deve essere in possesso delle autorizzazione firmata singolarmente da ogni condomino che intenda usufruire di tale servizio.

In questo caso il portiere sarà provvisto di apposito registro dove verranno annotate arrivi e consegne.

Generalmente il portiere che presta servizio in un condominio, conosce bene lo stabile in cui lavora, le uscite di emergenza e il posizionamento degli estintori antincendio, ed è pronto a fronteggiare e gestire eventuali situazioni di emergenza.