Appartenenti entrambe alla categoria della vigilanza privata non armata, queste due tipologie di professionisti hanno ruoli, autorizzazioni, nomine e compiti ben diversi. I campi di competenza di ognuna di queste due figure, nonostante siano molto diverse, a volte possono intersecarsi, lasciando agli operatori civili sempre meno margine d’azione rispetto a quanto concesso alle Guardie Giurate.
La differenza sostanziale sta nella nomina, nel significato più stretto del termine, infatti la guardia giurata, per godere di tale titolo, viene nominata direttamente dal prefetto della questura di competenza, e così acquisisce pieno diritto nell’espletare il servizio di tutela e sorveglianza su beni mobili ed immobili.
Analizzando le due figure nello specifico, diciamo che:
Va da se, vista la differenza tra i due ruoli, che entrambi hanno delle responsabilità ed un campo d’azione differente, che, grossolanamente, si può riassumere dicendo che alla guardia giurata è concessa la tutela e la sorveglianza di beni mobili ed immobili, all’operatore civile no.
Nelle grandi manifestazioni i due ruoli, in genere, vengono impiegati insieme, al fine di creare una collaborazione tra le due forze, per cui l’operatore civile ha il compito di osservare e scrutare, favorendo l’intervento della guardia giurata la dove lo ritenesse necessario.
Gli operatori civili, se non affiancati alle guardie giurate, possono svolgere ruoli di portierato, di centralinista, di stuart e tutti gli altri lavori che non includono sorveglianza e tutela.
Situazione esattamente contraria si concretizza per le guardie giurate che, in genere, vengono impiegate, per sorvegliare beni mobili ed immobili al fine di prevenire atti criminali o vandalici.
Il portiere, per tutelare lo stabile, può e deve filtrare l’ingresso dei visitatori, controllare le entrate e le uscite, soprattutto se si tratta di personale estraneo o non residente all’interno dello stabile.
Nulla toglie che una guardia giurata possa svolgere lavori differenti per cui viene più spesso preferito un operatore civile.
La Guardia Giurata, o anche Guardia Particolare Giurata (GPG), altro non è se non un professionista in possesso di un titolo rilasciato e riconosciuto dallo Stato.
La Guardia Giurata è una persona che, in possesso del titolo riconosciuto, è abilitata a ricoprire un pubblico incarico, che consiste nella sorveglianza e vigilanza al fine di tutelare beni, mobili o immobili, proprietà di persone fisiche o enti, sia pubblici che privati.
Le Guardie Giurate, siano esse armate o non, possono sorvegliare per la tutela sola ed esclusiva di beni, al contrario non possono assumere incarichi relativi alla vigilanza di persone, poiché sono in possesso di questo dovere solo le cinque forze di polizia italiane (come previsto dalla legge n.121 del 1°aprile 1981).
Le Guardie Giurate, nella maggior parte dei casi, sono impiegati come dipendenti di Istituti di Vigilanza Privata, in ogni caso, per qualsiasi ente privato o pubblico lavorino, è obbligatorio il possesso della licenza prefettizia, inoltre, il loro lavoro è controllato dalla questura competente.
Requisiti
I requisiti per ottenere la licenza prefettizia sono pubblicati nell’art.138 del TULPS, che è il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che contiene la disciplina normativa di un gran numero di materie tra cui anche la polizia amministrativa ed il porto d’armi.
Nello specifico i requisiti essenziali ed oggettivi per poter richiedere la licenza come Guardia Particolare Giurata sono:
La licenza rilasciata dal prefetto ha una validità biennale, scaduti i termini dovrà essere rinnovata e verrà rilasciata dalle autorità competenti solo dopo aver accertato l’esistenza dei requisiti psicofisici, attitudinali e legali previsti.
Porto d'armi
Trattandosi di Vigilanza armata, è importante ricordare che il Vigilante, per svolgere questo compito, deve essere necessariamente in possesso del porto d’armi.
Anche per il rilascio del porto d'armi sono previsti requisiti necessari:
In tema di detenzione di armi devono essere rispettate le stesse regole in vigore per i cittadini privati, tranne per l’ammontare della tassa governativa che, per chi svolge questo lavoro, beneficia di una riduzione.
Il porto d’armi, nel caso di un vigilante, da diritto a portare l’arma anche in orario non di servizio ed è valido su tutto il territorio nazionale. A tal proposito è opportuno osservare le limitazioni previste dalla legge: l’arma, infatti, non può essere assolutamente portata negli stadi, nei seggi elettorali, nelle pubbliche assemblee o in riunioni politiche.
Il porto d’armi ha durata biennale, come previsto nell’Art.138 comma 3 R.D. 18 giugno 1931, n.773, dopo tale data sarà necessario il rinnovo, che verrà rilasciato solo dopo aver accertato il possesso dei requisiti previsti dalla legge in materia di detenzione di armi.
Il Giuramento
Una volta accertata l’esistenza dei requisiti richiesti e previsti dalla legge, prima di entrare in possesso della licenza, l’iter per diventare una Guardia Giurata prevede il giuramento, che viene pronunciato in presenza del prefetto, o di un delegato, e messo a verbale.
La formula pronunciatadurante il giuramento recita:
Giuro di osservare lealmente le leggi e le altre disposizioni vigenti nel territorio della Repubblica e di adempiere le funzioni affidatemi con coscienza e diligenza, nel rispetto dei diritti dei cittadini
Competenze
La funzione della Guardia Giurata, come abbiamo già detto, è quella di tutela e sorveglianza di beni mobili o immobili, le guardie giurate possono redigere verbali in relazione al loro lavoro, che fanno fede in giudizio fino a “prova contraria”, proprio come accade per i pubblici ufficiali.
Le Guardie Giurate, nello svolgimento dei loro incarichi, hanno l’obbligo di collaborare con gli Ufficiali e gli Agenti di Pubblico Servizio, come previsto dall’art.1389 del TULPS.
Le guardi Giurate hanno un campo di competenza ben preciso che rientra nei così detti servizi di sicurezza complementare, che comprendono: