Un dubbio che molti hanno e che è importante chiarire, onde evitare che i clienti incorrano in personale non autorizzato alla prestazione di servizi di sicurezza, con il rischio che venga messa in cattiva luce tutta la categoria.
La Guardia Giurata – o la Guardia Particolare Giurata – per essere considerata tale e svolgere la professione deve essere in possesso della licenza prefettizia e del decreto di Nomina, riconoscimenti che gli vengono conferiti solo dopo aver adempiuto ad un iter burocratico specifico.
L’iter burocratico consiste nella comprovazione della presenza di determinati requisiti obbligatori oggettivi e di altri psicofisici accertati dal medico competente, nonché dell’attestato di partecipazione ad un corso di formazione professionale.
Nel caso della Guardia Particolare Giurata, alle caratteristiche accennate sopra, si aggiunge il possesso di regolare porto d’armi.
La presentazione della domanda per ricevere la nomina di Guardia Giurata – o Particolare – con la certificazione di tutti i requisiti deve essere fatta tramite l’Istituto di Vigilanza Privato per cui, una volta ottenuto il Decreto, andrete a lavorare.
Detto questo, è una conclusione scontata che la Guardia Giurata non può essere un libero professionista.
Infatti, il lavoro della Guardia Giurata è forse l’unico in cui si viene prima scelti dal datore di lavoro e poi si acquisiscono i requisiti necessari.
A sciogliere ogni caso dubbio ci da una mano la legislazione vigente che descrive l’attività delle Guardie Giurate come lavoratori dipendenti di proprietari di beni, in quanto da essi destinati a tale servizio – art.133 T.U.L.P.S.) oppure degli Istituti di Vigilanza Privata – art.134 T-U.L.P.S.).
Scaduti i termini del servizio, o del contratto stipulato, se non rinnovato nell’immediato, la legge obbliga la Guardia Giurata a restituire i relativi decreti alla fine del rapporto di lavoro.
Diffidate, quindi, di chi si presenta come Guardia Giurata libero professionista pronto a mettersi al vostro servizio, perché è un impostore!
Un altro luogo dove prestano servizio le Guardia Giurate sono i centri commerciali, o i grandi negozi.
La loro presenza è motivata da un comportamento di controllo, al fine di evitare che vengono commessi furti, quindi la competenza della GG che presta servizio presso un negozio è solo la prevenzione di atti illeciti, nient’altro.
Diverse sono, invece, le situazioni che ci presentano davanti, infatti molti direttori di centri commerciali richiedono un servizio antitaccheggio, che comprende il fermo della persona ed il controllo della merce acquistata.
Teoricamente nessun cliente è tenuto a far controllare la merce che si trova all’interno della sua busta, e che è, a tutti gli effetti, di sua proprietà; tanto meno deve sottostare al fermo anche se imposto da una Guardia Giurata o dal Direttore del centro commerciale in cui si trova, il fermo ed il controllo di una persona sono compiti di esclusiva competenza delle forze di polizia.
La GG può intervenire solo nel momento in cui sta avvenendo il furto, lasciando, comunque, il lavoro di fermo, identificazione e controllo alle forze di polizia che vanno allertate immediatamente.
Se, invece, c’è un sospetto di furto, segnalato dai sensori che si trovano all’uscita, ormai, di tutti i supermercati, la guardie di servizio può invitare il soggetto a fargli controllare il contenuto della sua busta confrontandolo con lo scontrino, senza nessun obbligo reale da parte dell’accusato, qualora non trovasse niente di illecito durante il controllo della merce acquistata, non può assolutamente controllare la persona stessa attraverso una perquisizione.
Nel caso in cui da un primo controllo concesso dal cliente non risultasse alcun furto, ma i sensori continuassero a rilevare merce non pagata, sarebbe opportuno proseguire gli accertamenti, in attesa che arrivi la polizia, in un luogo meno affollato dell’uscita del centro commerciale, invitando la persona ad accomodarsi nel così detto ufficio antitaccheggio, nel rispetto della sua privacy e della sua dignità.
E’ bene ricordare sempre di non ledere in alcun modo la privacy e la dignità della persona, adottando misure consone al rispetto altrui.
Anche se chi abbiamo davanti dovesse, da accertamenti fatti, risultare essere un ladro a tutti gli effetti, merita comunque il rispetto di questi diritti, non deve per tanto ne essere messo alla gogna pubblicamente ne si deve dare spettacolo per dar prova dell’ottimo servizio di sicurezza del negozio.
Come per molti altri servizi, è la presenza del vigilante in divisa l’elemento importante, poiché la sua presenza dovrebbe fungere da deterrente, per cui, in teoria, non dovrebbe esserci la necessità neanche di intervenire.
La Guardia Giurata, dal canto suo, dovrebbe, al di la delle pretese del direttore, tenere sempre a mente i suoi compiti e le sue competenze, ed adottare un atteggiamento educato e rispettoso nei confronti di chiunque si trovi davanti.
Il vigilante che opera nel campo della sicurezza passiva, anche se non impossesso delle stesse autorizzazioni di una Guardia Particolare Giurata, in linea di massima può svolgere esattamente lo stesso lavoro, purchè sia in possesso del decreto di nomina di Guardia Giurata. E’ competenza degli istituti di vigilanza privata la tutela, la sorveglianza e la prevenzione di atti criminosi nei confronti di beni mobili ed immobili ma non di persone - compito solo ed esclusivo delle cinque forze di polizia dello stato – di conseguenza anche il personale preposto allo svolgimento di un qualsiasi servizio – sia esso Guardia Giurata, Guardia Particolare Giurata o Operatore Civile – non può vigilare su alcuna persona.
Premesso ciò ci sono delle differenze sostanziali anche all’interno della categoria della vigilanza non armata.
Esistono due tipologie di vigilantes non armati:
Per le GG è previsto lo stesso iter burocratico delle GPG, eccezion fatta per l’autorizzazione al porto d’armi, le GG, infatti, si differenziano dalle GPG perché non hanno la facoltà all’utilizzo delle armi da fuoco, va de se che per questo motivo godono di diritti e responsabilità differenti dalle altre, anche se il loro lavoro consiste sempre nella tutela di beni mobili ed immobili, di cui, però non possono occuparsi gli operatori civili.
Gli operatori civili non hanno l’autorizzazione di tutelare e sorvegliare beni mobili o immobili, in quanto non sono in possesso del decreto di nomina, possono, per tanto, svolgere solo servizi di portierato, reception, centralino, controllo entrate e tutti gli altri servizi per cui non è prevista particolare autorizzazione.
GPG, GG ed Operatori Civili
Le responsabilità e il campo d’azione di ogni vigilantes dipende tutto dal tipo di ruolo che è autorizzato a svolgere, a questo proposito è doverosa una distinzione più accurata tra Guardie Particolari Giurate, Guardie Giurate e Operatori Civili.
Le Guardie Particolari Giurate, hanno l’obbligo d’iscrizione alle liste prefettizie ed alla detenzione dell’autorizzazione al porto d’armi, con tutti i rinnovi obbligatori del caso, questo da loro la possibilità di svolgere un servizio armato.
Le Guardie Giurate hanno gli stessi obblighi burocratici delle guardie particolari giurate, tranne per la detenzione dell’arma, elemento distintivo tra le due categorie, infatti le GG non sono autorizzate alla vigilanza armata, sono comunque delle Guardie che hanno prestato giuramento e sono riconosciute ed iscritte alle liste prefettizie.
In ultimo, troviamo gli Operatori Civili, il cui compito è di affiancare le GPG e le GG, a cui spettano lavori di servizio, come il portierato, la reception, controllo delle entrate ed uscite, ma non è autorizzato al servizio di vigilanza o antitaccheggio, di cui si occupano le altre due tipologie.
La differenza sostanziale tra le tre tipologie sta nel fatto che le GPG e le GG hanno il Decreto di nomina e possono quindi occuparsi di tutela e prevenzione, con differenti responsabilità a seconda che sia armato (GPG) o meno (GG), mentre l’operatore civile, non essendo in possesso del decreto di nomina, può svolgere tutti gli altri compiti che non rientrano nella tutela di beni mobili ed immobili.
Mentre, quindi, l’operatore civile ha un campo d’azione molto limitato, le GPG e le GG hanno la possibilità di svolgere anche i compiti che generalmente vengono affidati all’Operatore Civile.
La Centrale Operativa di un istituto di vigilanza privata è il punto nevralgico dove vengono convogliate tutte le richieste di intervento esterne.
Quando, ad esempio, le videocamere di un’abitazione rilevano situazioni sospette facendo scattare l’allarme, l’input arriva immediatamente alla centrale operativa, dove troviamo l’addetto che dovrà gestire nel modo più consono la richiesta.
Prima di tutto bisogna dire che per diventare un Operatore della Centrale, e quindi anche per fare carriera ed essere Responsabile, si deve per forza possedere il titolo di Guardia Giurata, quindi bisogna essere una Guardia con decreto prefettizio.
L’operatore della centrale ha il compito di “prendere in consegna” le chiamate che arrivano, fare un’attenta ma veloce valutazione dell’effettivo rischio, scegliere la logica migliore per l’intervento, quindi avvertire il responsabile di zona che, immediatamente, interverrà sul posto.
Quindi, riassumendo al meglio, le funzioni svolte da questa figura, possiamo dire che l’operatore della centrale di polizia si occupa:
Per ricezione delle richieste d’intervento, s’intende, nel caso della vigilanza privata, di input che arrivano da allarmi installati nelle strutture affidate all’istituto, o di rilevamenti fatti direttamente dal vigilante che presta servizio nella centrale operativa.
In caso di allarmi, o video allarmi, infatti, l’operatore di centrale di turno, si occuperà della visualizzazione costante dei monitor collegati, e di intervenire qualora si verificasse qualcosa di sospetto, descrivendo a chi dovrà intervenire sul posto, esattamente la natura dei fatti.
Chi presta servizio nella Centrale Operativa, quindi, non è una persona qualsiasi che riceve e passa le chiamate, ma è una Guardia Giurata a tutti gli effetti, che probabilmente prima di entrare nella centrale operativa ha prestato servizio nelle pattuglie, conosce bene il lavoro, le situazioni e le modalità di intervento.
Anche questa figura, come del resto tutte le altre, sta acquistando professionalità, infatti, come anche per i buttafuori, è stato istituito un corso obbligatorio dedicato ai responsabili di centrali operative degli istituti di vigilanza – Decreto n.269 del Ministero dell’Interno, in vigore dal 16 marzo 2011.
Il corso nasce con l’obiettivo favorire la qualificazione delle imprese e la qualità dei servizi di vigilanza, infatti le lezioni si concentrano su temi come:
In tema di sicurezza, intesa come controllo, queste sono le tre figure che in Italia svolgono privatamente servizi di sorveglianza.
Al di la delle particolari funzioni sulla tutela delle persone proprie solo ed esclusivamente delle forze di polizia, tutte le altre mansioni, quali la sorveglianza di beni mobili ed immobili, posso essere affidate ad istituti di vigilanza privati.
Gli istituti di vigilanza privati hanno il compito di garantire sulla condotta del personale nei confronti dei clienti, infatti, al momento dell’assunzione, si affidano ai controlli previsti dalla burocrazia, affinchè abbiano delle prove certe della buona condotta della persona che dovrà ricoprire un ruolo importante, talvolta fondamentale.
Nel dettaglio le tre tipologie di vigilantes possono espletare ruoli differenti, da cui derivano responsabilità ed autorizzazione differenti.
Le Guardie Particolari Giurate, per semplificare, possono essere considerate il gradino più alto tra le tre, infatti sono le figure in grado di ricoprire il ruolo di maggior responsabilità.
Le GPG, a differenza delle GG e degli operatori civili, hanno l’autorizzazione al porto d’armi, quindi sono in grado di fornire servizi di sicurezza armata, durante i quali è concesso loro l’utilizzo dell’arma per difesa personale.
Le Guardie Particolari Giurate sono “decretate”, ciò significa che è stata conferita loro la nomina dal prefetto, ed hanno completato l’iscrizione alle liste previste con il Giuramento di Nomina.
Per ottenere la licenza prefettizia che conferisce il titolo e l’autorizzazione ad espletare l’attività di GPG si deve compiere un iter burocratico specifico e ben descritto nell’Art.138 del TULPS, dove sono inseriti anche tutti i requisiti necessari per poter accedere a tale nomina.
Essendo in possesso dell’autorizzazione all’uso di armi in servizio, va da se che la persona al momento della nomina deve aver presentato anche regolare autorizzazione al porto d’armi.
In una situazione simile ma non uguale si trovano le Guardie Giurate, che sono sempre decretate, quindi nominate dal prefetto ed iscritte nelle apposite liste, ma a loro non è concesso l’uso ne la detenzione di armi da fuoco, almeno in servizio.
Una GG può essere in possesso dell’autorizzazione al porto d’armi in veste personale e privata, questo non gli da in alcun modo la possibilità di utilizzare armi da fuoco durante il servizio.
Come le GPG, anche le GG devono ottenere la licenza prefettizie attraverso la certificazione dell’esistenza di determinati requisiti comprovati da appositi controlli e perfezionare il tutto con il giuramento pronunciato in presenza del prefetto.
Entrambe queste due figure, nonostante la differenze sull’uso di armi da fuoco, sono autorizzati allo svolgimento delle medesime mansioni, rientra nei loro compiti la possibilità di tutelare e sorvegliare beni mobili ed immobili e la facoltà di intervento preventiva, e di chiamata alle forze di polizia a cui spetta il compito in intervenire concretamente.
Oltre alla mansione principale ed esclusiva delle GPG e GG, queste hanno la possibilità di espletare anche altri compiti non specifici per cui non è richiesta particolare autorizzazione ne nomina, lavori che generalmente vengono eseguiti dagli Operatori Civili.
Gli Operatori Civili, come appena accennato, fanno parte di un istituto di vigilanza ma non necessitano alcuna nomina da parte del prefetto, ne di autorizzazioni particolari per poter svolgere i loro compiti.
Gli operatori Civili generalmente si occupano di servizi di portierato, reception, centralino, controllo entrate ed uscite ma assolutamente non possono dedicarsi alla tutela o sorveglianza di nessun tipo di bene, compito esclusivo delle Guardie Particolari Giurate o delle Guardie Giurate.