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L’addetto alla sicurezza aeroportuale, se pur GPG, svolge un compito completamente diverso rispetto ai servizi classici di tutela, sorveglianza e prevenzione, motivo per cui ha delle responsabilità diverse e delle competenze differenti.

Il motivo della presenza di un addetto alla sicurezza negli aeroporti è dovuto alla necessità di garantire la sicurezza delle persone e delle cose.

Per ricoprire questo ruolo il soggetto deve essere in possesso di determinati requisiti, per lo più simili a quelli richiesti per le Guardie Particolari Giurate:

  • Il soggetto deve essere esente da condanne penali, per cui deve aver sempre mantenuto una buona condotta durante la sua vita privata;
  • Idoneità psicofisica, equilibrio comportamentale e capacità di autocontrollo;
  • Titolo di scuola media superiore;
  • Aver compiuto i 18 anni di età
  • Aver adempiuto agli obblighi di leva militare
  • Conoscenza della lingua inglese.

Successivamente alla verifica dei suddetti requisiti, l’aspirante Guardia Giurata dovrà seguire il corso professionalizzante ed ottenere, successivamente al relativo esame, il patentino che certifica il superamento del corso con esito positivo.

Il corso ha lo scopo di professionalizzare e rendere consapevole del proprio lavoro il futuro addetto alla sicurezza aeroportuale, fornendo delle conoscenze sulle norme giuridiche di questo specifico settore e sulle tecniche da seguire durante lo svolgimento dell’impiego.

Svolte tutte queste pratiche necessarie, si esegue il giuramento e si acquisisce il decreto.

L’impiegato nella sicurezza aeroportuale ha il principale compito di supportare l’organizzazione, e il corpo di polizia aeroportuale, nel controllo dei passeggeri, dei bagagli a mano e da stiva.

I professionisti che svolgono il lavoro di Guardia Particolare Giurata, prima di intraprendere qualsiasi attività, vengono adeguatamente preparati a gestire eventuali situazioni di pericolo o emergenza.

Spesso la sola presenza della Guardia Giurata funge da deterrente per atti criminosi, possono presentarsi però, anche situazioni in cui è richiesto l’intervento attivo del Vigilante, e questo deve essere pronto ad intervenire, ma, soprattutto, deve sapere in che modo gli è permesso.

Prima di tutto gli vengono fornite tutte le informazioni utili al servizio che dovrà prestare, inclusi anche eventuali sopralluoghi, affinchè sia messo nella condizione di svolgere al meglio il proprio lavoro.

Un altro aspetto da non sottovalutare per la sicurezza della Guardia Giurata è l’equipaggiamento di cui viene fornito dall’Istituto di Vigilanza per cui lavora.

Competenze

Bisogna a questo punto tenere a mente che tutto l’equipaggiamento a disposizione del Vigilante deve essere ammesso ai sensi di legge.

Andiamo per gradi e ricordiamo che la Guardia Particolare Giurata è un incaricato pubblico ma non un pubblico ufficiale, come viene ben chiarito nell’Art. 358:

Per pubblico servizio deve intendersi un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata, dalla mancanza dei poteri tipici di quest’ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale.

La Guardia Giurata svolge il suo compito di incaricato pubblico nelle seguenti occasioni:

  • Sicurezza in porti, aeroporti, stazioni, luoghi pubblici e aperti al pubblico
  • Custodia, trasporto e scorta di armi, esplosivi ed altri materiali considerati pericolosi
  • Custodia, trasporto e scorta di contante, beni e titoli di valore
  • Vigilanza nei luoghi in cui vengono maneggiate somme considerevoli di denaro, beni o titoli di valore
  • Vigilanza armata mobile
  • Interventi sugli allarmi
  • Vigilanza in infrastrutture del settore energetico e delle comunicazioni, alta tecnologia e ad alto rischio di impatto ambientale
  • Vigilanza presso tribunali o altri edifici pubblici

Le competenze della Guardia Giurata sono state eccezionalmente ampliate nello svolgimento di ruoli considerati delicati e più a rischio, come: 

    • Agente di Polizia Giudiziaria
    • Pubblico Ufficiale

 

Equipaggiamento

Stabilito il ruolo e la competenza, si arriva all’equipaggiamento, sfatando falsi miti e legende in merito.

La Guardia Particolare Giurata, non essendo un Pubblico Ufficiale, ha il divieto all’utilizzo di lampeggianti e manette, poiché i primi sono concessi solo al corpo della Polizia, dei Vigili del Fuoco e per le autoambulanze, mentre le manette sono concesse solo ed esclusivamente a chi ha la facoltà di eseguire arresti, compito che non rientra nelle competenze di un incaricato pubblico.

L’equipaggiamento a norma di legge concesso alle Guardie Particolari Giurate comprende:

      • Divisa completa
      • Giubbotto antiproiettile
      • Anfibi
      • Cinturone
      • Fondina
      • Pistola
      • Torcia
      • Radio
      • Cellulare

Per quanto riguarda i materiali e la tipologia degli elementi dell’equipaggiamento dipendono dall’Istituto di Vigilanza per cui si lavora, in ogni caso le divise devono essere approvate dalla Polizia Amministrativa della Prefettura.

Generalmente in ogni istituto privato vengono utilizzate divise diverse in base ai ruoli ricoperti.

Ogni Guardia Giurata durante lo svolgimento del servizio è tenuta a portare con se il tesserino e il distintivo identificativi dell’Istituto di Vigilanza per cui lavora.

La Guardia Giurata, o anche Guardia Particolare Giurata (GPG), altro non è se non un professionista in possesso di un titolo rilasciato e riconosciuto dallo Stato.

La Guardia Giurata è una persona che, in possesso del titolo riconosciuto, è abilitata a ricoprire un pubblico incarico, che consiste nella sorveglianza e vigilanza al fine di tutelare beni, mobili o immobili, proprietà di persone fisiche o enti, sia pubblici che privati.

Le Guardie Giurate, siano esse armate o non, possono sorvegliare per la tutela sola ed esclusiva di beni, al contrario non possono assumere incarichi relativi alla vigilanza di persone, poiché sono in possesso di questo dovere solo le cinque forze di polizia italiane (come previsto dalla legge n.121 del 1°aprile 1981).

Le Guardie Giurate, nella maggior parte dei casi, sono impiegati come dipendenti di Istituti di Vigilanza Privata, in ogni caso, per qualsiasi ente privato o pubblico lavorino, è obbligatorio il possesso della licenza prefettizia, inoltre, il loro lavoro è controllato dalla questura competente.

 

Requisiti

I requisiti per ottenere la licenza prefettizia sono pubblicati nell’art.138 del TULPS, che è il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che contiene la disciplina normativa di un gran numero di materie tra cui anche la polizia amministrativa ed il porto d’armi.

Nello specifico i requisiti essenziali ed oggettivi per poter richiedere la licenza come Guardia Particolare Giurata sono:

  • Essere cittadino italiano o di un paese appartenente alla Comunità Europea
  • Aver raggiunto la maggiore età
  • Aver adempiuto all'obbligo di leva, da esaminare casi eccezionali di obiettori di coscienza o riformati
  • Non aver condanne o pendenze legali per delitti, da esaminare in specie casi di precedenti
  • Saper leggere e scrivere
  • Avere ottima condotta politica e morale
  • Essere munito del documento di identità
  • Essere iscritto alla cassqa nazionale delle assicurazioni sociali e a quella degli infortuni sul lavoro

La licenza rilasciata dal prefetto ha una validità biennale, scaduti i termini dovrà essere rinnovata e verrà rilasciata dalle autorità competenti solo dopo aver accertato l’esistenza dei requisiti psicofisici, attitudinali e legali previsti.

 

Porto d'armi

Trattandosi di Vigilanza armata, è importante ricordare che il Vigilante, per svolgere questo compito, deve essere necessariamente in possesso del porto d’armi.

Anche per il rilascio del porto d'armi sono previsti requisiti necessari:

  • Per quanto riguarda la fisicità è richiesta una capacità minima visiva di 8/10 per l’occhio che vede meglio, raggiungibile anche con l’ausilio di lenti o lenti a contatto
  • Attestato di frequenza di un corso teorico e pratico in un centro di tiro a segno riconosciuto

In tema di detenzione di armi devono essere rispettate le stesse regole in vigore per i cittadini privati, tranne per l’ammontare della tassa governativa che, per chi svolge questo lavoro, beneficia di una riduzione.

Il porto d’armi, nel caso di un vigilante, da diritto a portare l’arma anche in orario non di servizio ed è valido su tutto il territorio nazionale. A tal proposito è opportuno osservare le limitazioni previste dalla legge: l’arma, infatti, non può essere assolutamente portata negli stadi, nei seggi elettorali, nelle pubbliche assemblee o in riunioni politiche.

Il porto d’armi ha durata biennale, come previsto nell’Art.138 comma 3 R.D. 18 giugno 1931, n.773, dopo tale data sarà necessario il rinnovo, che verrà rilasciato solo dopo aver accertato il possesso dei requisiti previsti dalla legge in materia di detenzione di armi.

 

Il Giuramento

Una volta accertata l’esistenza dei requisiti richiesti e previsti dalla legge, prima di entrare in possesso della licenza, l’iter per diventare una Guardia Giurata prevede il giuramento, che viene pronunciato in presenza del prefetto, o di un delegato, e messo a verbale.

La formula pronunciatadurante il giuramento recita:

Giuro di osservare lealmente le leggi e le altre disposizioni vigenti nel territorio della Repubblica e di adempiere le funzioni affidatemi con coscienza e diligenza, nel rispetto dei diritti dei cittadini

Competenze

La funzione della Guardia Giurata, come abbiamo già detto, è quella di tutela e sorveglianza di beni mobili o immobili, le guardie giurate possono redigere verbali in relazione al loro lavoro, che fanno fede in giudizio fino a “prova contraria”, proprio come accade per i pubblici ufficiali.

Le Guardie Giurate, nello svolgimento dei loro incarichi, hanno l’obbligo di collaborare con gli Ufficiali e gli Agenti di Pubblico Servizio, come previsto dall’art.1389 del TULPS.

Le guardi Giurate hanno un campo di competenza ben preciso che rientra nei così detti servizi di sicurezza complementare, che comprendono:

  • Sicurezza negli aeroporti, porti, stazioni ferroviarie e metropolitane
  • Luoghi pubblici o aperti al pubblico, come indicato dalle norme speciali, ad integrazione della sicurezza assicurata dalle forze pubbliche
  • La custodia, il trasporto e la scorta di armi, esplosivi e materiale considerato pericoloso
  • La custodia, il trasporto e la scorta di contanti o altri beni di valore
  • Vigilanza in luoghi dove sono tenute somme rilevanti o altri titoli o beni di valore
  • Interventi sugli allarmi
  • Vigilanza presso infrastrutture del settore energetico e delle telecomunicazioni, prodotti di alta tecnologia o a rischio di impatto ambientale
  • Vigilanza su qualsiasi infrastruttura che potrebbe costituire un potenziale obiettivo sensibile, ai fini della sicurezza e dell’incolumità pubblica e ambientale
  • Vigilanza presso tribunali ed edifici pubblici, installazioni militari, industriali o commerciali ed in qualsiasi altro luogo in cui esigenze speciali di sicurezza impongono l’impiego di guardie particolari giurate

Per diventare una Guardia Particolare Giurata e svolgere i compiti di competenza per questo ruolo è necessario ricevere la nomina da parte del prefetto. La procedura per essere nominato Guardi Particolare Giurata è semplice e non richiede tempi lunghi, l’importante è essere in possesso di tutti i requisiti previsti e aver trovato un istituto di vigilanza disposto ad assumerti, perché ricordiamo che le Guardie Particolari Giurate non possono essere liberi professionisti.

La Guardia Particolare Giurata per svolgere a pieno questo lavoro deve essere in possesso del porto d’armi, questo deve essere richiesto solo dopo aver ottenuto il Decreto di Nomina, in modo che possano essere attuati i benefici sulla riduzione della tassa governativa di cui una Guardia Giurata gode.

 

Requisiti

I requisiti necessari a diventare una Guardia Particolare Giurata sono contemplati nel TULPS, ovvero nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

Nello specifico i requisiti previsti sono:

  • Essere cittadino italiano o di un paese membro della Comunità Europea
  • Aver raggiunto la maggiore età ed aver adempiuto agli obblighi di leva
  • Saper leggere e scrivere
  • Non aver riportato condanne per delitti
  • Essere persona di ottima condotta politica e morale
  • Essere minito della carta d'identità
  • Essere iscritto alla cassa nazionale delle assicurazioni sociali
  • Essere iscritto alla cassa degli infortuni sul lavoro

 

Requisiti Particolari

Gli istituti di vigilanza sono enti del tutto privati e come tali possono porre ulteriori requisiti necessari per l’assunzione nel loro team, e non hanno nessun obbligo di assunzione verso coloro che sono in possesso dei requisiti minimi, ma nello svolgere la selezione del personale possono esigere altri requisiti non previsti dal Testo Unico delle Leggi sulla Sicurezza.

Le caratteristiche fisiche, ad esempio, rappresentano spesso un requisito particolare soprattutto perché in molti servizi la solo presenza della Guardi Giurata rappresenta un deterrente per i criminali, di conseguenza parecchi istituti preferiscono assumere persone dalla fisicità prestante.

L’esperienza militare o nelle forze dell’ordine spesso è un biglietto d’accesso a questo tipo di lavoro, infatti l’aver già maneggiato armi in situazioni di pericolo ed emergenza, è considerato un elemento a favore del candidato.

Ricordiamo, comunque, che i requisiti sopra elencati non sono in alcun modo contemplati nella legislazione, e che, al contrario, la legge non ammette alcuna discriminazione, per cui non sono in alcun modo necessari ne fondamentali per fare la richiesta del decreto di nomina ne per presentarsi come candidato ad un offerta di lavoro.

 

Diventare Guardia Particolare Giurata

Come accennato in precedenza, l’iter burocratico per ricevere la nomina di Guardia Particolare Giurata non è complesso, l’importante è essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge ed avere un istituto privato pronto all’assunzione.

Dopo che l’istituto di vigilanza accetta la tua assunzione, tutto il percorso burocratico verrà svolto tramite i loro uffici.

Il titolare dell’ente di vigilanza si adopererà per la compilazione del Decreto di Nomina, che dovrà essere firmato e consegnato al Prefetto, accompagnato dalla seguente documentazione:

  • Dati anagrafici - personali e aziendali - da presentare in carta bollata
  • Certificato di residenza
  • Certificato di famiglia
  • Fotocopia della carta d'identità
  • Fotocopia del codice fiscale
  • Fotocopia del foglio di concedo
  • Fotocopia del titolo di studio
  • Fototessera - 1 semplice ed 1 firmata
  • Attestato rilasciato da una sezione del tiro a segno nazionale di partecipazione e conseguimento di un corso teorico e pratico di tiro a segno
  • Certificato medico in carta bollata rilasciato dall'Asl del comune di competenza

Consegnati tutti i documenti e verificatane la validità, il prefetto provvederà a dare il nulla osta e il Decreto di Nomina, documento che certifica il possesso di tutti i requisiti e da l’autorizzazione ad esercitare il servizio armato.

Dopo aver ottenuto il decreto, può essere inoltrata la richiesta per il porto d’armi alla prefettura.

Ricordiamo che l’autorizzazione, come il porto d’armi, hanno validità biennale, per cui scaduto il termine sarà necessario allo svolgimento del servizio, sottoporsi a visita medica per attestare nuovamente i requisiti psico-fisici.