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Il tema della sicurezza – che sarebbe più giusto chiamare controllo - durante le attività di intrattenimento e spettacolo in luoghi aperti al pubblico e in pubblici esercizi, è quello che desta maggiore interesse rispetto a tutti gli altri ruoli svolti da un vigilante passivo, probabilmente perché è anche la veste che indossa più spesso.

Proprio per l’interesse che gira attorno a questa figura è importante capire quali sono le competenze, in che modo posso essere svolte e qual è il compito del più comunemente chiamato buttafuori.

Il Decreto d.Lgs. n.235 del 2009 prevede l’istituzione di appositi corsi professionali destinati agli ex buttafuori, con lo scopo di migliorare le competenze professionali di coloro che operano o che intendono operare in questo settore.

Il buttafuori, quindi, non può essere una qualsiasi persona dalla prestanza fisica, ma è un professionista a tutti gli effetti, istruito sulla legislazione in merito alla sicurezza e all’ordine, ai compiti delle forze di polizia e delle polizie locali, alle disposizioni di legge e ai regolamenti che disciplinano le attività di intrattenimento di pubblico spettacolo e di pubblico esercizio.

Il buttafuori, in qualità di supervisore e tutelatore, deve essere in grado di gestire anche situazioni di emergenza che, in locali pubblici ed affollati, potrebbero anche sfociare in panico generale.

Per fronteggiare e gestire al meglio tali emergenze, il buttafuori deve esser messo nella condizione di operare al meglio e di conoscere la struttura del locale o pubblico esercizio, ed avere preventivamente tutte le informazioni che potrebbero tornare utili in una situazione simile.

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Chi è e che cosa fa

Il buttafuori è una persona fisica che lavora per un istituto privato di vigilanza o sicurezza, ed opera, generalmente, in locali aperti al pubblico, ricoprendo il compito di presidiare e controllare.

I luoghi in cui è competenza del buttafuori mantenere l'ordine sono:

  • Luoghi aperti al pubblico, dove si effettuano attività di intrattenimento e di pubblico spettacolo
  • Pubblici esercizi
  • Spazi parzialmente e temporaneamente utilizzati a fini privati, ma inseriti in luoghi aperti al pubblico

Il lavoro del buttafuori si concretizza, quindi, nei locali in cui hanno luogo attività di intrattenimento aperte al pubblico, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta e dalla continuità o meno.

Il buttafuori ha in compito di mantenere l’ordine in locali pubblici, attuando controlli preliminari, di accesso e all’interno dell’esercizio.

Teli compiti devono essere svolti dal personale di controllo e sicurezza con scopi ben precisi:

  • I controlli preliminari consistono nell'osservazione sommaria dei luighi al fine di verificare la presenza di sostanze illecite o oggetti proibiti - con eventuale comunicazione alle forze di polizia - e la rimozione, nel caso in cui fossero, di ostacoli alle vie di fuga
  • I controlli durante l'accesso del pubblico all'interno del locale hanno lo scopo di regolamentare il flusso delle persone e l'autorizzazione ad accedere con visualizzazione del documento d'identità qualora fosse necessario
  • I controlli all'interno del locale consistono nell'osservazione dell'ambiente e delle persone per verificare il rispetto delle disposizioni, prescrizioni e regole di comportamento stabilite

Come già accennato, il buttafuori non è un pubblico ufficiale, quindi nell’espletare il proprio lavoro gli è concesso solo ed esclusivamente di allontanare le persone che risultano essere fastidiose o moleste e, in casi gravi o di attività criminose, ha l’obbligo di allertare le autorità autorizzate a prendere provvedimenti concreti.

Come previsto dal decreto, il buttafuori ha l'esplicito divieto all'uso delle armi, anche se titolare di regolare l'icenza di porto d'armi, e l'obbligo della riconoscibilità tramite un tesserino realizzato secondo il modello descritto nell'allegato a) del medesimo decreto.

 

La normativa

Esiste una normativa che disciplina ogni aspetto relativo a questa categoria di lavoratori.

Partendo dal principio, “la possibilità di impiegare un addetto al controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo” è stabilito dalla Legge del 15 luglio 2009, n.94 che detta disposizioni in materia di sicurezza pubblica.

Tale addetto alla sicurezza e al controllo, esercita a tutti gli effetti un servizio a tutela dell’incolumità dei presenti.

A proposito della legge del 2009, è stato emanato un decreto che stabilisce la presenza, in ogni prefettura italiana, di un elenco in cui devono essere iscritti tutti gli addetti al servizio di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi.

Nel caso in cui, quindi, ci si rivolga ad istituti di vigilanza privata per svolgere il servizio di controllo, sarà loro premura avvalersi di personale iscritto negli appositi elenchi della prefettura di competenza.

E’ considerato esercizio abusivo della professione l’attività svolta in mancanza della specifica licenza rilasciata dal prefetto, questo illecito è penalmente sanzionato.

Diventare un buttafuori non è una scelta arbitraria, il buttafuori è una professione riconosciuta a tutti gli effetti e, in quanto tale, deve essere svolta da un professionista in possesso dei requisiti, fisici e formativi, richiesti e previsti dalla normativa. Per essere considerati buttafuori a tutti gli effetti, e per poter, quindi, svolgere questo lavoro, si deve essere iscritti negli appositi elenchi detenuti nella prefettura di competenza.

L’iter per l’iscrizione prevede la presentazione di una domanda, dove, oltre ai dati anagrafici del richiedente, viene attestata la presenza di determinati requisiti necessari, e la frequentazione di un corso che introduca la persona alla professione.

Il compito principale del buttafuori è il mantenimento dell’ordine nel locale aperto al pubblico dove sono chiamati a svolgere il servizio, è nelle loro competenze allontanare persone fastidiose o moleste e rilevare la presenza di sostanze illecite o di materiale pericoloso all’incolumità o alla salute delle persone.

 

Requisiti

Per essere iscritti all’albo degli addetti ai controlli – come previsto nel Decreto del Ministero dell’interno del 1 dicembre 2010, n.269 – la persona deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Età non inferiore ai 18 anni
  • Idoneità psicofisica per lo svolgimento delle attività di controllo – di cui all’art.5
  • Assenza di uso di alcool e stupefacenti – accertate previo visita medica preassuntiva effettuata dal medico competente o dal dipartimento di prevenzione della A.S.L.
  • Non avere condanne - anche con sentenza non definitiva – per delitti non colposi
  • Non essere, ne essere stati, sottoposti a misure di prevenzione – quindi non essere stati destinatari di provvedimenti di cui all’art.6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401
  • Non aver aderito a movimenti, associazioni o gruppi organizzati – di cui al decreto legge 26 aprile 1993, n.122, convertito dalla legge 25 giugno 1993, n.205
  • Diploma di scuola media inferiore
  • Superamento del corso di formazione

I requisiti psicofisici devono obbligatoriamente essere comprovati da documentazione medica presentata alla prefettura, la documentazione ha validità biennale, scaduti i termini il personale dovrà provvedere al rinnovo degli accertamenti.

 

Corso per exButtafuori

In seguito alle disposizioni dettate dal Decreto del Ministero dell’Interno del 6 ottobre del 2009 sulla G.U.R.I. n.236 del 9 ottobre 2009 e del successivo Decreto del 17 dicembre 2010, l’iscrizione nell’elenco della Prefettura del personale “Addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi” è resa obbligatoria del 1 luglio 2011.

Per poter completare l’iscrizione agli elenchi prefettizi, oltre agli altri requisiti necessari, è obbligatorio presentare un certificato regolare di Perfezionamento e Qualifica, che verrà rilasciato dagli organi competenti e riconosciuti, dopo la frequentazione del corso di formazione.

Il programma del corso, generalmente, prevede il trattamento di materie legislative - relative all’ordine e alla sicurezza - disposizioni di legge e regolamenti che disciplinano le attività di intrattenimento al pubblico.

Il corso ha come fine la formazione di persone professionali e coscienti delle funzioni, delle competenze e dei campi d’azione previste per lo svolgimento del servizio, cercando, fin dove possibile, di dare anche nozioni che permettano una buona gestione di situazioni di emergenza attraverso lo svolgimento di lezioni di primo soccorso ed intervento, di mediazione e di autocontrollo.